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Viola Caleo, studentessa dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, scompare. La sua fotografia arriva sotto gli occhi di Anita Liberti, commissario della Squadra Mobile di Massa Carrara, da poco trasferitasi in città e alla ricerca di una chance per rilanciare la propria carriera, parzialmente compromessa da un eccesso di emotività. Anita è infatti una donna dal vissuto drammatico, complice un padre violento e un matrimonio colmo più d'amarezze che di gioie. Le persone scomparse sono sempre state la sua priorità. Quel volto le ricorda qualcosa: dieci anni prima, agli inizi della sua carriera, ci fu un caso analogo nel milanese, dove Anita prestava servizio. Una studentessa di origini francesi dell'Accademia di Belle Arti di Brera svanì nel nulla. Il commissario, con il suo braccio destro e compagno di disavventure, l'ispettore Bruno Marchetti, intraprende così un'indagine che la porta a scavare nel passato, tra corridoi universitari, gipsoteche e identità fasulle.